Lettera Carlino

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Care amiche, cari amici,

Sono Roberto Carlino, Presidente dell’Immobildream.

Mi candido, nella lista dell’U.D.C., 3° Circoscrizione, Italia Centrale (Regioni Lazio, Toscana, Umbria e Marche) alle prossime elezioni europee del 6-7 giugno 2009 perché credo nella scelta coraggiosa del nostro Presidente, On. Pierferdinando Casini, compiuta nel 2008, in occasione delle scorse elezioni politiche. La scelta di andare da solo, né con la destra né con la sinistra, mantenendo la barra dritta al centro. Per dare l’alternativa valida a tutti quei cattolici, moderati che troppo spesso non vengono ascoltati.

Mi candido per portare la voce dei veri centristi italiani in Europa, quella voce che è rappresentata dal nostro Partito.

Ci faremo ascoltare dalla classe politica, che raramente si ricorda dell’Europa; lo fa in due sole occasioni: quando bisogna addossare qualche colpa ai burocrati di Bruxelles oppure quando si avvicinano le elezioni europee. Allora, tutti a dirci dell’importanza dell’Europa e di quanto la tornata elettorale europea sia più rilevante delle precedenti. E di quanto l’Europa faccia e possa fare per noi.

Temo che questa volta le elezioni, importanti lo siano veramente. Certo, non perché sia maturata una qualche convinzione nella politica, ma perché la situazione e i fatti lo impongono.

Oggi, in tempi in cui gli ingranaggi economici si sono inceppati, a tutti noi quella europea sembra la rassicurazione più forte.

Diciamolo, i governi avevano perso la rotta e “non c’è buon vento per il marinaio che non sa dove andare”.

Io credo che il buon vento possiamo ritrovarlo solo nell’Unione Europea, con una risposta condivisa e concreta alla crisi.

Dobbiamo liberarci della visione negativa dell’Europa.

Per gli italiani l’equazione è semplice: Europa=Euro=Aumento dei prezzi e del costo della vita.

Questa equazione è semplice, ma non vera. L’aumento dei prezzi non è frutto dell’euro, ma molto più semplicemente di quegli italiani che nel passaggio dalla lira all’euro hanno speculato. Di quelli che nella conversione hanno utilizzato la parità uno a uno: mille lire uguale un euro.

L’Euro è un fatto storico e positivo al tempo stesso. E’ il simbolo dell’unità degli europei, ma anche la rete di protezione più sicura per le famiglie e per i conti pubblici. Senza euro avremmo avuto meno crescita, conti pubblici senza controllo e forse il fallimento delle Stato. Ci saremmo facilmente ritrovati come l’Argentina.

Dobbiamo capire che l’Europa, con la sua economia sociale di mercato, e lo sviluppo dal tratto gentile, non deve lasciare indietro i più deboli.

L’Europa è più istruzione e formazione. E’ sentirsi studenti e cittadini europei con il progetto Erasmus.

L’Europa è l’opportunità delle grandi reti infrastrutturali che collegheranno Berlino a Parigi, Varsavia a Madrid, e l’Italia con il resto dell’Europa.

L’Europa è la speranza di credere in un futuro del quale siamo attori.

E ancora, la speranza di avere voce in capitolo come potenza globale, perché l’Unione fa la forza. Le nazioni europee come singolo non sono nulla, ma tutte unite possono dialogare su un piano di parità con i grandi del mondo: dalla Cina agli Stati Uniti, dall’India alla Russia.

L’Europa è si il nostro futuro, ma ha bisogno di riforme.

Prima di tutto la riforma delle sue istituzioni e l’approvazione del Trattato di Lisbona. L’Unione Europea deve recuperare la capacità di decidere. Non più paralizzata dai veti incrociati, ma in grado di prendere quante più decisioni possibili a maggioranza.

Tuttavia, l’Europa non è solo nei numeri o nella riforma delle sue istituzioni, ma anche nella forza dei suoi valori e nella consapevolezza della sua identità cristiana. E’ nella volontà di costruire un’Unione basata sulla persona, sulla libertà, sulla solidarietà e sulla coesione sociale, per una nuova prosperità condivisa da tutti.

L’UDC è il partito che più di tutti incarna l’ideale europeo.

Ho scelto di candidarmi nelle sue liste perché è il partito con il quale penso di avere, parafrasando lo slogan della campagna elettorale, UN DISEGNO COMUNE.

Molti si saranno posti una domanda legittima, cosa spinga un imprenditore come me a candidarsi alle elezioni europee. La domanda è legittima e la risposta è semplice: nulla se non la passione per la politica.

Nulla, se non l’idea di un impegno civile. Nulla, se non l’idea che amo vivere il presente e occuparmi del futuro. Nulla, se non il fatto che vedo nell’Europa il nostro futuro.

Churchill diceva che “Chiunque veda nel futuro un vento avverso sta andando nella direzione sbagliata”. E quelli che vanno nella direzione sbagliata non siamo certo noi; noi che crediamo in un’Italia e in un’Europa migliori

Care amiche, cari amici,

Vi chiedo quindi di darmi una mano, per rafforzare il nostro Partito, votatemi, ed invitate anche i Vostri parenti ed amici nelle Regioni Lazio, Toscana, Umbria e Marche a farlo.

 

L’Europa è l’opportunità delle grandi reti infrastrutturali che collegheranno Berlino a Parigi, Varsavia a Madrid, e l’Italia con il resto dell’Europa.

L’Europa è la speranza di credere in un futuro del quale siamo attori.

E ancora, la speranza di avere voce in capitolo come potenza globale, perché l’Unione fa la forza. Le nazioni europee come singolo non sono nulla, ma tutte unite possono dialogare su un piano di parità con i grandi del mondo: dalla Cina agli Stati Uniti, dall’India alla Russia.

L’Europa è si il nostro futuro, ma ha bisogno di riforme.

Prima di tutto la riforma delle sue istituzioni e l’approvazione del Trattato di Lisbona. L’Unione Europea deve recuperare la capacità di decidere. Non più paralizzata dai veti incrociati, ma in grado di prendere quante più decisioni possibili a maggioranza.

Tuttavia, l’Europa non è solo nei numeri o nella riforma delle sue istituzioni, ma anche nella forza dei suoi valori e nella consapevolezza della sua identità cristiana. E’ nella volontà di costruire un’Unione basata sulla persona, sulla libertà, sulla solidarietà e sulla coesione sociale, per una nuova prosperità condivisa da tutti.

L’UDC è il partito che più di tutti incarna l’ideale europeo.

Ho scelto di candidarmi nelle sue liste perché è il partito con il quale penso di avere, parafrasando lo slogan della campagna elettorale, UN DISEGNO COMUNE.

Molti si saranno posti una domanda legittima, cosa spinga un imprenditore come me a candidarsi alle elezioni europee. La domanda è legittima e la risposta è semplice: nulla se non la passione per la politica.

Nulla, se non l’idea di un impegno civile. Nulla, se non l’idea che amo vivere il presente e occuparmi del futuro. Nulla, se non il fatto che vedo nell’Europa il nostro futuro.

Churchill diceva che “Chiunque veda nel futuro un vento avverso sta andando nella direzione sbagliata”. E quelli che vanno nella direzione sbagliata non siamo certo noi; noi che crediamo in un’Italia e in un’Europa migliori

Care amiche, cari amici,

Vi chiedo quindi di darmi una mano, per rafforzare il nostro Partito, votatemi, ed invitate anche i Vostri parenti ed amici nelle Regioni Lazio, Toscana, Umbria e Marche a farlo.

Affinché in Europa come in Italia non ci siano solo sogni ma solide realtà, barrate il simboloU.D.C. e scrivete accanto Carlino

 

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